Arcore è un comune di 16.896 abitanti in provincia di Milano (ma compreso nella istituenda Provincia di Monza e Brianza), nella regione storica della Brianza, noto anche in quanto all'interno del suo territorio si trova la ex Villa Casati Stampa, ora Villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi.
La formazione geologica del territorio arcorese (compreso fra il Lambro il Molgora) è costituito da un terreno fluvioglaiale, nonché da depositi morenici. Il sottosuolo è ricco di argilla ed è poco poroso. Inoltre vi sono alcune falde acquifere a diverse profondità. La popolazione di Arcore ha avuto un grande aumento demografico specialmente dopo il secondo dopoguerra, dai circa 5.000 paesani ai quasi 17.000 nel 2007. Nel 1963, ad incrementare ulteriormente la popolazione, venne annessa la frazione di Bernate, prima sotto la competenza di Usmate Velate.
L'industria arcorese è nota soprattutto per aver dato i natali alla Gilera, prestigiosa casa automobilistica italiana, dove è rimata sede principale fino agli anni '80, ma è anche nota a livello internazionale per l'azienda Peg Perego, produttrice di passeggini su scala internazionale. Fino alla fine della seconda guerra mondiale accanto ad uno stabilimento della Falk vi fu un aeroporto per aerei da guerra e per piccoli aeroplani commerciali, distrutto dai partigiani nel 1945.
Sull'origine di Arcore non esiste documentazione certa: dall'etimologia si può dedurre un'origine romana, probabilmente con contaminazioni celtiche. L'etimologia del nome Arcore è infatti controversa: alcuni lo ricollegano al semidio Ercole, per il cui culto forse sorgeva un tempio in suo onore, altri lo associano ad un arco eretto dai romani.
I documenti più antichi finora ritrovati risalgono al IX secolo e sono relativi a donazioni alle chiese locali da parte di abitanti di "vico Arcole" o "loco Arculi". Arcore, nel medioevo, appartiene alla pieve di Vimercate ed è segnalata la presenza di due monasteri: il monastero benedettino di S. Martino e la casa delle Umiliate a Sant'Apollinare.
Nel trecentesco Liber Sanctorum di Goffredo da Bussero è citata la Chiesa di Sant'Eustorgio che diverrà la Parrocchia della comunità ai tempi di San Carlo Borromeo.
Dal XVI secolo diverse famiglie nobiliari lombarde (i Casati, i Durini, i Giulini, i d’Adda, i Barbò) spostano la propria residenza lungo tutta la Valle del Lambro e la Bassa Brianza e vi edificano importanti ville di delizia, tra cui ad Arcore la Villa Borromeo d'Adda, la Villa "La Cazzola" e la Villa San Martino (già Casati-Stampa), favoriti dalla buona collocazione geografica e dalle agevoli comunicazioni. La costruzione dell'attuale chiesa parrocchiale risale al 1716.
Il comune ebbe una discreta crescita industriale e demografica in conseguenza della realizzazione stazione della linea ferroviaria Milano-Monza-Lecco, con l'insediamento della Falck e di altre industrie legate alla lavorazione dei metalli e dei macchinari.